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Chi sa? se si tratta di un fatto esteso in tutta Italia – si chiede il critico d’arte Paolo Battaglia La Terra Borgese -, ma ad Aidone, e nel meridione in generale, i bancomat (gli ATM detti Postamat) degli uffici postali sono così lenti, ma così lenti, che occorre portarsi una sedia dietro. Tanto lenti che nell’interesse della comunità aidonese c’è già chi ha rivolto un esposto al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Enna
Il Nobiluomo in questione è professor Antonino Costanzo – comunica in una nota il critico d’arte Paolo Battaglia La Terra Borgese -, che in soccorso dei suoi concittadini che da Poste Italiane sono maltrattati, soprattutto di quelli più deboli e diversamente abili – ma automaticamente nell’interesse di tutti gli italiani – ha già interessato la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna con regolare esposto datato 22 Novembre 2022.
Già in data 13 Luglio 2022, sul quotidiano La Sicilia, veniva pubblicato a firma della giornalista Angela Rita Palermo un articolo dal titolo “Ad Aidone il bancomat dell’ufficio postale è lento”. “Utente (Salvatore Mannino) protesta con una sedia davanti alla tastiera”, e si fa fotografare.
Così, la rabbia di tutti gli aidonesi, con la foto della scena del cliente seduto alla tastiera del Postamat, è stata rappresentata e interpretata sui palcoscenici dei social media come Facebook. E la questione di un ATM vecchio almeno di trent’anni, lento, snervante, spesso rotto o fuori uso, e che assai contrasta con gli spot accattivanti di Poste Italiane, diventa spettacolo costruttivo.
Perfino la Chiesa, quella di Santa Maria la Cava_Santuario di San Filippo apostolo, nella persona del parroco don Carmelo Cosenza, il 24 Settembre 2022, su Change.Org, ha presentato una petizione condivisa dalla quasi totalità della popolazione adulta, mediamente sottoscritta da almeno un membro di ogni famiglia.
“In un paese senza banche è un grande disagio” scrive Angela Rita Palermo. E il problema – solleva Paolo Battaglia La Terra Borgese – sembra coinvolgere piccoli centri e città metropolitane di tutta Italia.
“Il professor Antonino Costanzo dovrebbe clonarsi in tutti questi comuni italiani, o farsi artefice di una nuova rete di reclamo a carattere nazionale – conclude Paolo Battaglia La Terra Borgese” – ma aggiunge: “Trattare così i clienti, soprattutto quando si è forti di una supremazia commerciale, non è degno di un Paese civile”. “Come mai il legislatore non provvede?”.